giovedì 3 ottobre 2013

Buongiorno, vi presento il perineo!

Oltre a regalarmi tante gioie e tante passioni, la maternità mi ha anche permesso di imparare tante cose nuove, e non solo in fatto di bambini o genitorialità, informandomi direttamente o per vie traverse. Insomma, il diventare mamma mi ha reso più curiosa e grazie a questa curiosità, sto assimilando davvero un milione di nuove informazioni.

Ad esempio, chi lo sapeva di avere il perineo prima di partorire, cosa fosse, dove si trovasse e soprattutto a cosa servisse? Da oggi, ne so un po' di più!


Stamattina, infatti, ho partecipato a un magnifico e stimolantissimo incontro con altre cinque donne-madri (non a caso ho messo prima "donne"), in compagnia dei nostri cuccioli di pochi mesi. L'incontro di due ore si sarebbe dovuto svolgere in due fasi: la prima di chiacchiere tra donne in libertà e la seconda di esercizi fisici da fare con i bambini mirati a rinforzare la muscolatura della zona perineale e a ridare tono al corpo femminile nel post parto.

L'ormai famosa ostetrica Veronica, che ha tenuto l'incontro, ha esordito dicendo: "mi piacerebbe che foste voi a proporre il tema su cui discutere ad ogni incontro, chessò il gioco del bambino, ecc.; ma oggi, se siete d'accordo, vorrei parlarvi del perineo... perchè è un po' come il Burkina Faso, tutti sanno che esiste, ma nessuno sa dov'è!". E mai affermazione fu più veritiera. Certo, io che sono una capra in geografia ho davvero qualche problema a localizzare il Burkina Faso, ma in quanto donna avrei dovuto almeno sapere cosa fosse il mio perineo... e invece?!

La cosa che stupisce è che la maggior parte delle donne non sa cosa sia il perineo, dove si trova, com'è fatto e quali sono le sue funzioni. Eppure è lì che risiede il nostro essere donna, è lui che ci sostiene, ci guida. Per citare Veronica, il perineo vive in noi, vive di noi... e, in effetti, acquisendo consapevolezza, capisci che è proprio così. E' strano come pensi di conoscerti a fondo e invece sia sufficiente un incontro per farti capire che non ti conosci poi così profondamente, che non sai ascoltare così bene il tuo corpo e che non sia poi così facile farlo. Ad ogni modo, questo non significa che sia difficile; è necessario acquisire un po' più di consapevolezza di sé e delle proprie risorse, appunto, liberarsi da pregiudizi e inibizioni e lasciarsi guidare dal corpo all'ascolto.

Quando si parla di perineo, la maggior parte delle persone, che abbia almeno una vaga idea di dove si trovi, lo associa unicamente alla sfera sessuale e io, lo ammetto, ero una tra queste. Invece oggi, in questo magnifico e stimolantissimo incontro tra donne, ho capito che non è così, o almeno non solo. E' lì che risiede il nostro più profondo essere femminile, è li che sta la nostra forza di donne, che ci aiuta a dare vita, è quello il luogo dove convogliano tutte le nostre emozioni... può sembrare un'assurdità, io stessa non ci avrei creduto se non fossi stata aiutata a mettermi in ascolto del mio corpo, ma basta aprire la mente ed essere disposti a sentire ciò che il corpo ci dice... perché il nostro corpo ci parla, ci invia messaggi in ogni momento ed esserne consapevoli è davvero bellissimo.

Credo che tutte le donne che hanno partorito dovrebbero frequentare uno di questi corsi, sia per rendersi davvero conto delle potenzialità del proprio corpo, per conoscerlo a fondo, per riacquisire fiducia in se stesse come donne, oltre che come madri, e per allenare il corpo nel rispetto della femminilità. E penso anche che sia utilissimo imparare ad ascoltarsi anche durante la gravidanza, per affrontare il parto in maniera più consapevole e senza troppe interferenze. Forse è proprio questo che manca nella maggior parte dei corsi di accompagnamento alla nascita e che lascia spesso brutti ricordi di parto.

Adesso che ho scoperto che il mio corpo mi parla, credo che non smetterò più di ascoltarlo e spero che questa consapevolezza mi possa accompagnare in una futura gravidanza e in un futuro parto, in modo da evitare "invasioni" e "interferenze" non così gradite.

Altra nota positiva della mattinata è stata la schiettezza del condividere emozioni, sensazioni ed esperienze tra donne, nel massimo rispetto, con il massimo garbo e con la massima delicatezza, dimenticandoci per qualche ora del nostro "bebècentrismo" e rimettendo noi stesse al centro della discussione. Perché non siamo solo madri, ma siamo prima di tutto donne e aiutarci a riscoprire la nostra femminilità  insieme è qualcosa di veramente bello, è dare spazio a quella complicità che solo noi siamo capaci di avere. Mancano tre incontri, ma sono convinta che, nonostante i bambini siano con noi, difficilmente parleremo di loro...

Evviva le donne!

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